martedì 6 dicembre 2016

Non siamo soli. 23.

Non siamo soli.
Chi? Questo ancora non lo so. Non ho detto quasi a nessuno di aver aperto questo blog. Timidezza? Paura? Si.
Non scrivo nulla di originale, altri, con più competenze di me, arrivano anni, mesi, giorni, minuti prima alle mie stesse conclusioni. Spesso le scrivono pure meglio di me. Io semplicemente le traduco nel mio linguaggio, per poi farlo comprendere anche a voi, Lettori del mio Blog. 23. Siete stati 23, un numero mistico.

Comunque, oggi mi sento meno solo per questo motivo, nonostante abbia perso il Derby ed il Referendum.
Inutile girarci intorno.I dati sono incontrovertibili, lo erano quelli teorici lo sono stati anche quelli elettorali: Il problema di questo Paese è innanzitutto un problema economico.
Il PIL ce lo dimostra:

Premetto NON SONO UN ECONOMISTA. Ma non sono nemmeno un cojone.

Se osservate il primo grafico, noterete che dal 2000 il PIL inizia un picco verso il basso che ha avuto solo in un altro momento, dal '39 al '45 circa.

Cosa è successo dal '39 al '45 lo sappiamo tutti.
Cosa sta succedendo dal 2000 ha un nome e un cognome, ma a sinistra non osiamo pronunciarlo.
E quindi io non lo pronuncerò. Almeno oggi, lo tratterò come una bestemmia. Tanto i più "berlusconiani" (vedi filmato precedente) di voi avranno già capito.

Quando i problemi economici si facevano sentire meno, mi sembrava che il problema in questo Paese fosse un problema di allargamento dei diritti a tutti. Come questi per esempio, ma nemmeno le nozze gay si fanno con i fichi secchi.
L'approvazione della legge sulle Unioni Civili, discussione che ha diviso a sinistra fin dai tempi dell' Ulivo, non ha portato voti nelle casse del Governo. 

Il messaggio che gli elettori ci hanno consegnato al referendum è  tanto chiaro e lampante per noi uomini della strada, quanto è indecifrabile per i politici che risiedono nel palazzo.
C'è una verità che non hanno il coraggio di dirci, ma come diceva Gesù Cristo, la verità ci renderà liberi. (lo diceva pure Lenin, copiando dal Nazzareno)

Certo rimangiarsi 20 anni di tradimento non è semplice, ma credo che se ci dicessero:

"Scusate, abbiamo sbagliato, 15 anni fa c'erano delle condizioni internazionali che ci spingevano a compiere delle scelte e difenderle. Oggi che quelle condizioni non ci sono più possiamo finalmente tornare a fare il nostro mestiere, i rappresentanti del Popolo" 
farebbero tutti una figura più che dignitosa.
Ascoltare il Popolo e decidere sulla base dei suoi interessi e non di non meglio precisati interessi internazionali ormai vecchi e consunti come i cartelli di Peachum nell' Opera da Tre Soldi di Brecht.

Credo che per gli Elettori, vedere la sinistra che fa un bagno di umiltà possa essere edificante, come è stato edificante vedere il bagno di umiltà che domenica Matteo ha fatto mentre pronunciava le sue dimissioni.
Bagno di umiltà,  che invece non sta facendo chi crede (e sono tanti) che il 40% delle Europee e il 40%  dei voti ottenuti dal "si" al quesito referendario corrispondano al 40% di consensi alle prossime elezioni per il PD.

Mi diceva sempre la maesta Diano, quanto fanno 2 Mele più 2 Pere?
Quattro rispondevo io, Bravoh! mi diceva Lei. Avevo 5 anni

Mi diceva sempre la professoressa Bonocore, quanto fanno 2 Mele più 2 Pere?
Non si possono sommare insiemi non omogenei, rispondevo io,  Bravoh! mi diceva Lei. Di anni ne avevo 12.

Ci si aspetta quindi che persone con più di 5 anni non commettano questo errore.

Quindi, caro Matteo, tu che sono sicuro starai leggendo il mio blog, non ti fidare piuttosto fai come Ulisse, chiedi scusa e continua la rottamazione di quella sinistra che ha tradito le promesse fatte al popolo.

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