martedì 6 marzo 2018

Dopo Elezioni: il futuro del PD ed il mio.

L'inevitabilità è qualcosa che non può essere evitata. 
Chi mi conosce bene, sa che amo ripetere questa tautologia semplice ma non banale. Quando la storia, o più modestamente gli eventi, inciampano in una successione temporale, prevederne gli esiti diventa quasi un esercizio di stile per noi filosofi. Dapprima possiamo compiacerci della nostra capacità di previsione, alcuni la chiamano "menagranismo", ma in un secondo momento  rimaniamo  spaventati dagli stessi esiti previsti. 

La prima previsione riguardava l'esito delle elezioni. La domanda che mi ronzava in testa era
"Cosa succede ai partiti di sinistra quando applicano un sistema di deflazione salariale?" 
Risposta: "Perdono le elezioni" 
I partiti di sinistra erano due: PD e LEU. E le elezioni le hanno perse, eccome se le hanno perse. 
Insieme PD (18,7) e LEU (3,4) arrivano a mala pena al 22% dei voti. (Tutti i numeri li trovate qui su Eligendo). Il risultato ha autorizzato molti commentatori ad eslamare "La Sinistra in Italia non esiste più".

Volete sapere quale è il progetto di deflazione salariale?

L'EURO

Ne volete discutere? volete il dibbbbattito? dibbbbattetene con Acocella. (umilmente ci sono anche io tra i firmatari).
In sintesi: se tu appoggi un progetto dove la crisi viene pagata dalle classi più deboli, dai perdenti della globalizzazione, anche se concedi a loro il diritto di sposarsi con il proprio cagnolino, questi non ti votano più. 
Morale: Neanche le nozze gay si fanno con i fichi secchi.

Di nuovo: Se tu scarichi il costo dell'accoglienza dei migranti economici, in termini di sicurezza ed economici di competizione salariale, nei quartieri più poveri, questi non ti votano più. 
Morale: Non sono razzisti. 
Per dirla con parole non mie (ma quelle della soluzione finale della ruota della fortuna nella puntata dove partecipò Renzi):
PIATTI TROPPO INSIPIDI ED UN CONTO TROPPO SALATO 

Ora la domanda sorge spontanea: Cosa succederà alla sinistra italiana? Semplice si suiciderà.
Ecco come:
Il risultato delle elezioni ci consegna un paese diviso a metà tra il movimento 5stelle e la Lega (che diventa storicamente il primo partito di centro destra).
Entrambi non hanno la maggioranza.
Sono forze diametralmente opposte, ma parlano alla classe del Paese, i più deboli.
Il Movimento 5stelle verso il SUD ed i suoi disoccupati, promettendo un reddito di cittadinanza universale come sostegno.
La Lega verso il NORD e le sue piccole aziende, le partite IVA e gli operai. 
Infatti l'Italia appare così:


Non sono due progetti politici assimilabili. Essi a mio avviso costituiranno il nuovo bipolarismo italiano: da una parte i sovranisti, dall'altra i globalisti.
La palla passa al PD. E il PD come ogni volta che deve prendere una decisione si spacca.
Renzi da una parte, il resto del mondo dall'altra.

Il risultato non lascia spazio a ripensamenti Renzi si dimette dal PD  (qui il video)  le sue parole d'ordine sono tre No: no agli inciuci! no ai caminetti! no ai populismi! Mi dimetto dopo la formazione del governo.
Gli risponde Zanda (capogruppo del PD al senato), traduzione: Dobbiamo fare un governo con i 5 stelle per 3 motivi : 
1) Parte del nostro lettorato è andato dai 5 stelle dobbiamo recuperarlo
2) Dobbiamo fare un governo che sia in linea con l'Europa, abbiamo detto per mesi che i 5 stelle sono antisistema, ma in realtà si sono proposti come forza di sistema, infatti confindustria dice che un "governo 5stelle non li spaventa".
3) La Legge elettorale, se non stiamo al governo la fanno i 5 stelle e la Lega. E non noi. 5 stelle e la lega non sono stupidi, non faranno una legge pro PD. 

Gli eventi si succedono in una rapidità impressionante: 
- I compagni di LEU ad urne appena chiuse 
- Il PD dopo aver perso quasi 10 milioni di voti, acquistano un tesserato in più: Calenda (attuale ministro dello sviluppo economico) gia' pronto a sfidare Renzi alle primarie e sostituire il rappresentate del PD verso le Élite.
- Debora Serracchiani (stessa area di Zanda AreaDem) si dimette dalla segreteria del PD
- Renzi dichiara che non parteciperà alle consultazioni ma andrà a sciare, segno della mancanza di volontà di trattare per la formazione di un governo.
  
Cosa Succederà?
Semplice, parte del PD proverà a formare  governo coi 5 stelle. Renzi uscirà dal partito lancerà il suo movimento "AVANTI" scimmiottando "Enmarche" di Macron in Francia.
E io? Io voto Lega.





 

 

Nessun commento:

Posta un commento